Una raffineria di sale degli anni ’30 ormai in disuso diviene edificio polifunzionale ad alta efficienza energetica. L’edificio si trova a Vancouver, situato a Southeast False Creek, il quartiere sostenibile della città canadese. La struttura è stata ammodernata e riqualificata in quanto l’ex raffineria di sale rappresenta la storia della città nel periodo industriale. L’edificio oggi ospita al suo interno una serie di funzioni per il pubblico quali locali per la ristorazione e negozi e per non dimenticare il passato una mostra permanente sull’evoluzione dell’edifico dalla sua costruzione ad oggi.
THE SALT, IL PALAZZO DEL SALE NEL TEMPO
Il Palazzo del Sale, è stato costruito intorno al 1930 per la lavorazione del sale grezzo, e nel 1980 circa, l’edificio è stato trasformato in un impianto di riciclaggio della carta. Negli ultimi anni però era in disuso. Il progetto di ammodernamento è stato realizzato nel 2009 per servire i Giochi Olimpici Invernali dell’anno seguente, come spazio ricreativo per gli atleti. Ad oggi è gestito dal Dipartimento Real Estate Città di Servizi.
LA STRUTTURA DELL’EDIFICIO
L’edificio del lungomare è costruito su palafitte in legno a vista e la copertura è costituita da enormi capriate lignee. L’intervento di recupero è stato affidato nel 2009 allo studio Acton Ostry Architects Inc che attraverso un progetto di riqualificazione strutturale ed energetica ha ridato il Palazzo del Sale alla città. Uno dei punti principali del progetto è stato il ripristino dell’involucro, riadattato per garantire un buon isolamento termico, e l’aumento della superficie per far fronte alle esigenze della comunità. La luce diurna entra nell’impianto grazie ad un lucernario posto tra le capriate in legno massello e ad una serie di aperture che sono state realizzate sulle pareti a sud e a nord, creando un dialogo con il luogo circostante che filtra all’interno.
RISULTATI DELL’INTERVENTO
È stato conferito al Palazzo del Sale la certificazione Oro nel programma LEED, grazie anche ad un impianto di recupero del calore dalle acque reflue che attraverso uno scambiatore e la successiva canalizzazione nel sistema radiante a pavimento riscalda l’edificio.
Dal 2009 il Palazzo del Sale ha risparmiato 1.400 gigajoule di energia all'anno, con una riduzione di 150 tonnellate di CO2, aumentando l’efficienza energetica del 60% pari ad un risparmio economico del 43% rispetto ad un edificio standard.
THE SALT, IL PALAZZO DEL SALE NEL TEMPO
Il Palazzo del Sale, è stato costruito intorno al 1930 per la lavorazione del sale grezzo, e nel 1980 circa, l’edificio è stato trasformato in un impianto di riciclaggio della carta. Negli ultimi anni però era in disuso. Il progetto di ammodernamento è stato realizzato nel 2009 per servire i Giochi Olimpici Invernali dell’anno seguente, come spazio ricreativo per gli atleti. Ad oggi è gestito dal Dipartimento Real Estate Città di Servizi.
LA STRUTTURA DELL’EDIFICIO
L’edificio del lungomare è costruito su palafitte in legno a vista e la copertura è costituita da enormi capriate lignee. L’intervento di recupero è stato affidato nel 2009 allo studio Acton Ostry Architects Inc che attraverso un progetto di riqualificazione strutturale ed energetica ha ridato il Palazzo del Sale alla città. Uno dei punti principali del progetto è stato il ripristino dell’involucro, riadattato per garantire un buon isolamento termico, e l’aumento della superficie per far fronte alle esigenze della comunità. La luce diurna entra nell’impianto grazie ad un lucernario posto tra le capriate in legno massello e ad una serie di aperture che sono state realizzate sulle pareti a sud e a nord, creando un dialogo con il luogo circostante che filtra all’interno.
RISULTATI DELL’INTERVENTO
È stato conferito al Palazzo del Sale la certificazione Oro nel programma LEED, grazie anche ad un impianto di recupero del calore dalle acque reflue che attraverso uno scambiatore e la successiva canalizzazione nel sistema radiante a pavimento riscalda l’edificio.
Dal 2009 il Palazzo del Sale ha risparmiato 1.400 gigajoule di energia all'anno, con una riduzione di 150 tonnellate di CO2, aumentando l’efficienza energetica del 60% pari ad un risparmio economico del 43% rispetto ad un edificio standard.
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