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Bioarchitettura nel centro d’infanzia sostenibile a Padova

Settembre, tempo di riapertura delle scuole. Oggi parliamo di un centro d’infanzia terminato a Padova nel 2010 ma attualissimo per le sue caratteristiche sostenibili, riduzione del fabbisogno energetico e delle emissioni, principi che stanno alla base della sua realizzazione. La progettazione di questa scuola d’infanzia che comprende asilo nido e scuola materna, si è dimostrata attenta e sensibile ai principi della bioarchitettura (forma dell’edificio, orientamento, prestazioni dei materiali, benessere, ecc.) e in particolare per quanto riguarda le soluzioni energetiche adottate.



Per esempio il controllo dell’irraggiamento solare si concretizza attraverso una tipologia di vetri basso-emissivi, schermature tramite pensiline ombreggianti e un tetto verde di copertura che garantisce l’equilibrio termico e il microclima degli ambienti. Un sistema di recupero delle acque piovane permette il loro riutilizzo per lo scarico dei bagni e per l’irrigazione. La ventilazione naturale è molto particolare perché adotta un sistema a camino di forma troncoconica che ospita i servizi igienici presenti all’interno di ciascuna aula. Alla sommità del camino un sistema di serramenti motorizzati a vasistas consente sia la circolazione di aria naturale, attraverso una lamiera forata che costituisce il rivestimento interno, sia il giusto rapporto aero illuminante dei bagni.



Per quanto riguarda gli impianti, il centro d’infanzia utilizza la ventilazione meccanica con recupero di calore tramite sistema geotermico che alimenta un impianto radiante a pavimento; i pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria coprono il 60% del fabbisogno mentre i pannelli fotovoltaici ad alta efficienza raggiungono una potenza totale di 7,2 kWp.

Commissionato dal Consorzio Zip (Zona Industriale e Porto Fluviale di Padova), il progetto è stato concepito dall’Arch. Luisa Fontana di FONTANAtelier come un sistema cellulare che si evolve seguendo le varie tappe di sviluppo del bambino dai tre mesi ai sei anni. Ogni cellula, che corrisponde a una specifica fascia d’età, è disposta radialmente rispetto al cortile centrale ed è in stretta relazione con gli altri spazi funzionali secondo una logica “olistica” che si pone l’obiettivo di ottimizzare le risorse ambientali e il comfort interno, creando un organismo che interagisce con la persona e l’ambiente.


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