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Visualizzazione dei post da 2012

L’auditorium del Parco di Renzo Piano nel centro storico de L’Aquila

Un auditorium temporaneo donato dalla provincia autonoma di Trento ad una città dilaniata dal terremoto  e la possibilità di crescita attraverso la promozione della cultura musicale, per la quale L’Aquila già negli anni precedenti al terremoto poteva vantare una ruolo d’onore. Collocare un edificio caratterizzato da un forte potenziale aggregativo, in un punto strategico tra il centro storico e l’ingresso al Parco del Castello, risponde all’obiettivo di riportare all’interno della città storica le attività culturali propulsori della rinascita e del miglioramento della qualità di vita cittadina, ormai da tre anni costretta a fare i conti con difficili condizioni. IL PROGETTO L’idea progettuale proposta dall’architetto Renzo Piano e dal suo team di progettazione predilige l’uso di forme pure, che nella loro astrattezza riescono a risolvere la delicata questione dell’inserimento di un edificio moderno all’interno di un contesto storico consolidato. Gli spazi dell’au

Ecosostenibilità al Padiglione Italia della Biennale di architettura di Venezia

A due mesi dall’inaugurazione della XIII Biennale di Venezia, il 29 agosto 2012, il  bilancio in termini di ecosostenibilità è positivo ; infatti l’anno scorso, in occasione dell’altra Biennale, quella d’Arte, giunta alla sua 54° edizione, venne presentato il progetto “Round the Clock” che si proponeva di indagare e di proporre attraverso il lavoro di artisti internazionali, alternative percorribili, la necessità di una vivibilità migliore, affrontava il tema del sociale e dell'eco-sostenibilità, ed era attento alle delle bio-diversità: questo intento è stato condiviso quest’anno alla mostra dell’Architettura più attesa. Il curatore della mostra, l’architetto  David Chipperfield , ha coordinato  l’esposizione dei ben 69 progetti  realizzati da architetti, fotografi, artisti, critici e studiosi, che hanno presentato proposte innovative rispetto ai canoni tradizionali della mostra e installazioni create secondo le indicazioni fornite da Chipperfield stesso e dagli altri organizzator

Aerographite: il materiale più leggero al mondo è resistentissimo

Direttamente dalla Germania del Nord è in arrivo un importante risultato sulla ricerca di materiali innovativi: un gruppo di scienziati della  CAU   di Kiel  e della  TUHH di Amburgo  ha infatti messo a punto l'"Aerographite", che  batte tutti in fatto di leggerezza . Infatti esso, con un peso di soli  0,2 milligrammi per centimetro cubo , straccia i precedenti record risultando considerevolmente più leggero di altri noti materiali ottenuti in laboratorio, come lo Styrofoam e l'Aerogel. CARATTERISTICHE L'Aerographite   associa alla leggerezza una incredibile resistenza, sia a compressione che a trazione ; in particolare, è possibile comprimerlo fino al 95% del suo volume e, una volta eliminato il carico agente, esso torna alla configurazione iniziale senza subire danneggiamenti.La notevole resistenza di questo materiale è dovuta alla sua struttura molecolare: si tratta di  nanotubi di carbonio  (elemento costituente la grafite) disposti in maniera reticolare

Wuxi Grand Theatre: il teatro e l’effetto farfalla

Cos’hanno in comune  Finlandia e Cina ? Dallo scorso aprile, il Wuxi Grand Theatre, che sorge nell’omonima città  nella penisola artificiale del lago Taihu. L’opera è stata progettata e realizzata dal team di progettisti finlandesi  PES Architects , vincitori nel 2008 del concorso internazionale per la progettazione del Teatro della città di Wuxi . Si tratta di un edificio, dalla particolare forma ispirata ad una farfalla, in grado  di caratterizzare profondamente  l’immagine della città, tanto da divenirne in poco tempo un  simbolo , con le sue  otto enormi ali in acciaio capaci di dare l’impressione che la costruzione stia per librarsi in volo. Una superficie complessiva di 78.000 metri quadrati per 50 metri di altezza e la sua forma originale rendono il Wuxi Grand Theatre una vera e propria  scultura  che si inserisce perfettamente nel paesaggio. LUCI CHE DISEGNANO L’AMBIENTE L’illuminazione naturale ha in questo progetto un ruolo fondamentale : lo studio accurato de

Brilla di luce propria il nuovo museo dell’ospedale di Boston

Lo studio di architettura  Leers Weinzapfel Associates  firma il progetto del  nuovo Museo di Storia della Medicina e dell’Innovazione  dedicato al dottor Paul S. Russell, presso il Massachusetts General Hospital di Boston (USA). L’edificio si inserisce nel contesto ospedaliero come luogo per l’apprendimento e come luogo di incontro per la comunità locale. La sinergia tra le considerazioni formali e le valutazioni ambientali ha portato alla realizzazione di un volume luccicante. L’edificio è posizionato su di un lotto d’angolo e si sviluppa su tre livelli. Il piano terra ospita mostre permanenti  sull'evoluzione della medicina e della pratica medica del Massachusetts General Hospital negli ultimi 200 anni, mentre il primo piano è dedicato a  mostre temporanee, eventi e conferenze . Il piano della copertura accoglie  un tetto giardino dal quale è possibile ammirare il centro di Boston e Baecon Hill .  Il tetto giardino è caratterizzato dalla presenza di un pergolato in accia

L’architettura contemporanea incontra il sapere popolare

Lo studio di architettura spagnolo  Blancafort-Reus Arquitectura  firma il progetto di una villa situata in un’area rurale del sud della  Spagna  presso Bullas immersa tra vigneti e uliveti. La villa è articolata in  tre unità abitative indipendenti  al fine di ospitare  tre sorelle e le relative famiglie : di fatto si tratta di  tre case in una . Ognuna di esse gode di una particolare vista sul paesaggio e condivide con le altre gli spazi e i servizi comuni.  L’edificio è integrato nel paesaggio e nella tradizione locale e rispettoso dell’ambiente. IL PROGETTO Il progetto prende le mosse dall’ analisi del clima locale e del paesaggio rurale  in cui si inserisce. le scelte progettuali evidenziano come un’analisi del contesto e una sensibilità nei confronti dell’ambiente possano creare spazi di vita contemporanei ecosostenibili. I volumi della casa prendono forma in modo da  sfruttare in proprio favore il clima della zona caratterizzato da estati calde e aride e da inverni freddi

Bioarchitettura nel centro d’infanzia sostenibile a Padova

Settembre, tempo di riapertura delle scuole. Oggi parliamo di un centro d’infanzia terminato a Padova nel 2010 ma  attualissimo per le sue caratteristiche sostenibili, riduzione del fabbisogno energetico e delle emissioni , principi che stanno alla base della sua realizzazione. La progettazione di questa scuola d’infanzia che comprende asilo nido e scuola materna, si è dimostrata attenta e sensibile ai principi della  bioarchitettura  (forma dell’edificio, orientamento, prestazioni dei materiali, benessere, ecc.) e in particolare per quanto riguarda le soluzioni energetiche adottate. Per esempio  il controllo dell’irraggiamento solare  si concretizza attraverso una tipologia di vetri basso-emissivi, schermature tramite pensiline ombreggianti e un tetto verde di copertura che garantisce l’equilibrio termico e il microclima degli ambienti. Un  sistema di recupero delle acque piovane  permette il loro riutilizzo per lo scarico dei bagni e per l’irrigazione. La  ventilazione natural

Torre sostenibile per il social housing di Barcellona

Un giovane team internazionale con a capo Miguel Roldàn e Mercè Berenguè ha progettato la  Torre per Residenze Sociali a Barcellona , sita nel modello urbano di Placa Europea, uno spazio pubblico aperto verso la Gran Via, in cui si concentrano 26 torri alte fino a 20 piani ad uso residenziale e terziario. In questo contesto, i progettisti riescono a confrontarsi con la scala degli edifici più alti presenti e, allo stesso tempo, a introdurre un riferimento in “scala minore” per relazionarsi con gli edifici più piccoli circostanti, senza tralasciare accorgimenti di sostenibilità ambientale che  migliorino la qualità della vita dei residenti . IL PROGETTO La torre è composta da 75 unità, in basso presenta uno spazio commerciale di circa 300 mq e l’atrio centrale dell’edificio, illuminato naturalmente grazie alle aperture dei due corpi scale laterali, funge da spazio di relazione che dà vita alla dimensione comunitaria. L’artificio che rende l’edificio di natura prorompente ma poco

Gli uffici colorati che accolgono i dipendenti come in un hotel

Quando ho avuto l’occasione di soffermarmi su questo progetto, ho provato una leggerissima punta d’invidia nei confronti di chi ogni mattina, invece di chiudersi 8 ore in uffici anonimi e non vedere l’ora di andarsene, viene ospitato in una  struttura accogliente quanto un hotel a cinque stelle  per svolgere, a questo punto credo quasi con gioia, il proprio lavoro. Mi riferisco alla nuova sede della società Eneco a Rotterdam, progettata da  Hofman Dujardin Architects  in collaborazione con Fokkema & Partners: si tratta di un edificio in cui l’obiettivo principale era quello di rappresentare la mission della Eneco, azienda olandese produttrice di energia elettrica, da sempre orientata alla sostenibilità ed al risparmio energetico. Michiel Hofman e Barbara Dujardin, architetti olandesi titolari dell’omonimo studio nato nel 1999 ad Amsterdam hanno pertanto concepito una struttura di circa 25.000 metri quadrati articolata in 14 piani,  curando non solo l’aspetto energetico  ma s

New York, città sostenibile? I risultati del Plan NYC dopo quattro anni

La  Grande Mela  è la città che per eccellenza ha sempre giocato dal suo nascere un  ruolo trainante nella crescita economica  e nello sviluppo delle potenzialità umane per la  ricerca  e l’ innovazione . Una città come questa, che si è costruita negli anni questa grande fama, oggi che tutto il mondo ha gli occhi puntati sul futuro e sulla possibilità di cambiare rotta verso  modelli di vita più sostenibili , non poteva mancare nel promuovere e proporre strategie e  soluzioni in materia di sostenibilità . Il dilemma è stato affrontato seriamente per la prima volta nel 2007, quando il sindaco Michael Bloomberg ha presentato e sottoscritto il  “ Plan NYC : un piano che rappresenta uno sforzo senza precedenti per  preparare la città , in vista di un aumento demografico di un milione di persone da 2005 al 2030, rafforzarne l’economia, affossatasi con la crisi finanziaria degli ultimi anni, combattere il cambiamento climatico e migliorare la qualità della vita di tutti i newyorkesi ”

Abitare sostenibile in riva al mare: la Whangapoua House

“ Per questi clienti abbiamo dovuto lavorare con la vera essenza della capanna, piccola, semplice e funzionale .” Queste le parole con cui lo studio Crosson Clarke Carnachan Architects   sintetizza il progetto per la Whangapoua House, un’ abitazione di vacanza sostenibile  nel suo approccio al luogo in cui si colloca, nell’utilizzo di materiali naturali locali e nella gestione dei consumi interni. La richiesta della committenza era quella di realizzare un’abitazione sulla penisola di Coromandel in Nuova Zelanda ma, date le caratteristiche dell’area sottoposta a continua  erosione costiera , i progettisti hanno deciso di optare per una  struttura mobile  su due guide collocate alla base che offrisse in modo da rispondere alla normativa locale che prevede la messa in sicurezza di ogni nuovo edificio Quando la casa non è abitata si presenta come un volume semplice compatto, chiuso e riparato grazie il rivestimento in legno grezzo che richiama quello delle torrette di osservazione