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Green jobs e green economy. I lavori del futuro sono sostenibili!

I dati dello studio “Investire sul futuro: Più posti di lavoro con un bilancio dell’Unione Europea più verde”, curato dal WWF insieme ad altre associazioni ambientaliste internazionali e presentato lo scorso 16 febbraio in occasione dell’anniversario del protocollo di Kyoto, parlano chiaro: la Green Economy rappresenta una concreta possibilità per uscire da questa devastante crisi economica. Secondo tale report, basterebbe un finanziamento di 1 miliardo di euro per creare 29.000 posti di lavoro nel settore agricolo attraverso la realizzazione di infrastrutture sostenibili ed impianti ambientali. Finanziando con lo stesso importo il settore delle energie rinnovabili, i posti sarebbero addirittura 52.700; anche nel settore del risparmio energetico, beneficiando di questo ipotetico finanziamento, si creerebbero 25.900 nuovi posti di lavoro.
Qualora ci fosse ancora bisogno di ulteriori conferme, ecco il Rapporto GreenItaly, curato dalla fondazione Symbola ed Unioncamere, in cui è riportato che il 23,9% delle imprese italiane di piccole e medie dimensioni operanti soprattutto nell’edilizia e nel manifatturiero, tra il 2008 e il 2011, ha investito in tecnologie e prodotti green. Più chiaro di così…

GREEN JOBS E NUOVE PROFESSIONALITA’. LE PIU’ RICERCATESecondo una ricerca di Unioncamere esiste un’oggettiva difficoltà da parte delle aziende a trovare il 30,3% dei profili lavorativi a loro necessari. A tale mancanza si sta cercando di ovviare attraverso la creazione, dallo scorso anno accademico, di 193 corsi di laurea nell’ambito della sostenibilità ambientale, ospitati in 54 atenei; già negli ultimi 8 anni erano stati istituiti 91 dottorati di ricerca sul medesimo tema.
Durante il Salone della Formazione e dei Mestieri dell’Ambiente tenutosi lo scorso novembre a Parigi sono emerse 4 ambiti lavorativi in cui vi è più richiesta di professionisti specializzati: biotecnologie, sviluppo del territorio, paesaggio, turismo sostenibile.

Biotecnologo
Occorre una laurea in biotecnologie meglio se seguita da corsi di perfezionamento: il biotecnologo si occupa della produzione di biocarburanti e della messa a punto sistemi di disinquinamento. La posizione lavorativa può essere varia: dal consulente, al responsabile di processo, al responsabile di produzione.

Amministratore del territorioIl corso di laurea di riferimento è quello in ingegneria ambientale. A seguito delle recenti regolamentazioni europee in materia di diritto dell’ambiente, i progetti di amministrazione del territorio devono essere sottoposti a rigorosi studi di valutazione pertanto ai professionisti sarà richiesto di elaborare cartografie tramite software specifici, valutare la ricchezza della flora e fauna e di occuparsi della gestione del territorio.

PaesaggistaDi recente sono stati istituiti corsi di laurea specifici presso diverse facoltà di Architettura. Compiti principali del paesaggista sono la tutela del paesaggio e la creazione di spazi vegetali su diversa scala: sua è la gestione di parchi, giardini e piazze.

Valutatore di impatto ambientaleEcco un profilo professionale molto richiesto: il valutatore di impatto ambientale è costantemente aggiornato sulle variazioni delle normative a livello locale, nazionale e comunitario sul piano tecnico-scientifico: la laurea richiesta è quella in ingegneria ambientale oppure in giurisprudenza ma seguita da master in diritto dell’ambiente.

EcoturismoOltre ad essere tra i più richiesti, credo che sia anche tra i lavori più appaganti: i tour operator, adeguandosi alla tendenza dei turisti volta all’insegna della vacanza a contatto diretto con la natura, ricercano guide naturalistiche ambientali con competenze in botanica, geologia e zoologia che siano in grado di condurre i clienti alla scoperta del territorio.

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