Riutilizzare vecchi container da trasporto, profili di acciaio provenienti da porzioni di tracciati ferroviari dismessi e pallet: questa la scelta fatta per realizzare la Eco container Home nella regione del Curatavi in Cile, abitazione manifesto dell’approccio progettuale della compagnia Infiniski. La filosofia alla base di questa realizzazione è rintracciabile nelle parole dei due architetti fondatori: "Tutto questo non è a causa dei cambiamenti climatici. E 'perché non siamo mai stati in grado di lasciare cibo nel piatto."
In sostanza lo scopo è quello di coniugare una progettazione attenta alla qualità degli spazi dell’abitare, una particolare cura del disegno delle forme e degli elementi di arredo ma, allo stesso tempo, il rispetto per i principali fondamenti dell’architettura sostenibile.
Questo si traduce in un edificio i cui ambienti sono disposti e regolati in funzione delle condizioni climatiche locali, un edificio in cui l’installazione di quelli che i progettisti stessi definiscono“sistemi energetici alternativi” relativamente a riscaldamento e illuminazione consente il raggiungimento del 70% di autonomia.
Ma l’elemento caratterizzante del progetto è certamente dato dai componenti scelti per la realizzazione: la volontà di ridurre l’impatto ambientale e di concepire una struttura in grado di adattarsi alle esigenze della committenza e contemporaneamente di ridurre i costi di realizzazione, di manutenzione e di eventuale successivo ampliamento. Realizzata in soli 90 giorni con un costo di 79.000 euro comprensivo anche di tutti gli impianti e dei sistemi di produzione di energia alternativa, l’abitazione si sviluppa a partire da tre elementi container, due di 20 piedi (circa 6 metri) che, collocati al piano terra, ospitano gli ambiti di servizio e delimitano la zona soggiorno posizionata centralmente, e uno di 40 piedi (poco più di 12 metri) che costituisce la zona notte posta al livello superiore e raggiungibile con una scala di collegamento leggera che, oltre ad avere un ruolo funzionale, diventa elemento di arredo nella zona giorno.
I pallet posizionati esternamente all’involucro principale, gli conferiscono una texture molto particolare: i giochi di luci e ombre che si formano sulla superficie metallica danno una consistenza a questa doppia pelle che, oltre ad essere studiata come elemento di qualità compositiva, diventa importantissimo per il controllo climatico. Infatti la scelta di utilizzare il container come elemento prefabbricato nella costruzione pone dei problemi di gestione dovuti al rischio di surriscaldamento di un ambiente delimitato da un tale materiale; il pallet garantisce una sufficiente schermatura e, essendo posizionato ad un’opportuna distanza, offre la possibilità del passaggio dell’aria attraverso le doghe e nell’intercapedine che si forma.
Inoltre l’utilizzo di pallet come superficie esterna, consente un buon livello di adattamento dell’edificio alle diverse condizioni climatiche ma anche alla posizione del sole nelle diverse ore della giornata perché, attraverso opportuni sistemi di incernieratura, è possibile orientare i diversi elementi e garantire una schermatura ottimale delle superfici vetrate.
La scelta di impiegare materiali riciclati nell’edificio – oltre a container e pallet sono stati usati cellulosa e sughero per l’isolamento, alluminio, ferro e legno per le strutture e gli arredi – ha consentito di ottenere un edificio che proviene dal recupero per ben l’85%. Questa caratteristica, affiancata alla provenienza di ulteriore legname da foreste sostenibili, alle vernici ecologiche e alle ceramiche per l’interno dotate di certificazione di ecosostenibilità, rendono la eco container home un esempio molto interessante di abitazione ecologica.
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