Quando si pensa alle Maldive la prima immagine che viene in mente è quella di un paradiso terrestre: mare dalle acque cristalline, spiagge di sabbia bianchissima, immersioni tra la barriera corallina, insomma una vacanza di puro relax in un ambiente incontaminato. In un contesto del genere quindi, l’attenzione all’impatto che una grande infrastruttura può avere sull’ambiente circostante, deve essere ancora più grande. Ed è questo l’approccio che si è usato per la realizzazione del progetto sostenibile per il nuovo aeroporto delle Maldive, in perfetta simbiosi con la natura.
IL PROGETTO DELL’AEROPORTO
L’aeroporto si trova sull’Atollo di Hulhulè, nel nord dell’ Atollo di Malè, nei pressi della capitale Malè. Il progetto è stato realizzato dallo studio ADPI Designer & Planners, una delle società di architettura e ingegneria più importanti del mondo, specializzata in strutture aeroportuali e grandi infrastrutture. Gli obiettivi su cui si fonda il progetto sono: preservare la barriera corallina non sacrificando quelli che sono gli aspetti cruciali per un aeroporto internazionale, ovvero una forte identità, alta sostenibilità, crescita economica, alta efficienza, eccellenza operativa, espandibilità, servizio clienti e sicurezza. Il nuovo aeroporto si confonderà con la linea dell’orizzonte, avendo uno sviluppo nettamente orizzontale con due punti di appoggio alle estremità, che gli permettono di assumere la forma di una grande vela che viene riempita dal vento.
PUNTI DI FORZA DEL DESIGN SOSTENIBILE
Il design sostenibile si sviluppa su vari aspetti. In primo luogo nella copertura, che riprende l’idea di un atollo nell’arcipelago visto dall’alto, e per questo presenta numerose aperture lungo la sua superficie, permettendo alla luce naturale di illuminare gli ambienti sottostanti. La parte interna del tetto è rivestita con listelli di bambù, materiale facilmente reperibile in zona, oltre che naturale, e il cui uso è molto diffuso nelle abitazioni indigene proprio per la realizzazione delle coperture. Altro aspetto è quello della gestione delle acque associata alla gestione dell’energia. Infatti, l’impianto di raffrescamento utilizza il sistema SWAC, che sfrutta l’acqua di mare a disposizione, diventando così un impianto a basso consumo energetico, a differenza dei classici sistemi di refrigerazione centrale che sono ad alta intensità energetica.
Anche le piste e il terminal building sono stati pensati in modo da ottimizzare l’uso del sito, dando la possibilità alla struttura aeroportuale di raggiungere la massima capacità riuscendo al tempo stesso ad ottimizzare tutti i livelli di servizio. Questi accorgimenti, associati all’ efficienza di accesso, alla manutenzione molto semplice e quindi poco onerosa, e alla perfetta integrazione nel sito, hanno garantito una notevole riduzione dell’impatto ambientale e la conseguente acquisizione della certificazione LEED Silver, facendo diventare il nuovo aeroporto non solo motivo di vanto per la comunità che lo ospita, ma anche punto di riferimento per l’architettura contemporanea ecosostenibile.
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