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Bicicletta o mezzo di trasporto pubblico? Tutti i pro della bici

Voglia d’estate, voglia di ciclo passeggiate. Ma non dimentichiamo che la bicicletta non è solo un passatempo ma un’utile mezzo di locomozione che contribuisce alla cosiddetta “mobilità sostenibile”. Hanno compreso il valore delle due ruote i ragazzi statunitensi che in poco meno di dieci anni hanno ridotto del 25% le miglia percorse con i mezzi a motore privati. Inoltre pare che in America la bicicletta sia perfino preferita ai mezzi di trasporto pubblici.






Lo studio su questo tema è stato condotto dal gruppo di ricerca californiano Frontier Group e dall’U.S. Public Interest Research Group Education Fund. È stato rilevato che la percentuale di giovani tra 16 e 34 anni che non acquisiscono la patente è salita dal 21 al 26% e, complice la crisi economica o la voglia di difendere l’ambiente e tenersi in forma in un paese dove soglia di povertà e percentuale di persone in sovrappeso vanno a braccetto.























Il fenomeno si sta espandendo sia per il rincaro dei costi del carburante, sia per i costi di mantenimento di un’autovettura per coloro che si trovano privi di un’occupazione o impiegati in lavori saltuari; insomma un po’ la stessa situazione nella quale si trovano la maggior parte dei giovani italiani!
La spinta positiva verso un maggior utilizzo del trasporto pubblico prima e dei servizi di bike-sharing e di car-sharing in seguito ha avuto manforte grazie alle nuove tecnologie: pensiamo agli smartphone, con le loro innumerevoli applicazioni con cui è possibile avere a portata di mano in ogni momento tutte le informazioni relative all’ubicazione delle fermate degli autobus, ai loro orari di transito ed al costo dei biglietti. Conseguentemente l’uso della bicicletta – sia di quelle messe a disposizione da enti o associazioni mediante “affitto” o “prestito” sia di quelle di proprietà privata – sta funzionando negli Stati Uniti come utile alternativa ai mezzi che usano carburante e l’altra faccia della medaglia dello studio sulla mobilità sostenibile mette alla luce la preferenza dei giovani statunitensi a preferire l’incontro personale con i propri coetanei – raggiungibili grazie appunto a mezzi comodi ed economici come la bicicletta - piuttosto che un dialogo in chat o uno scambio di mail.
La St. Xavier University di Chicago ha lanciato un programma di bike sharing nell’autunno del 2008, ispirato a quello di Parigi, ma gli studenti usano le tessere identificative universitarie anziché le carte di credito. Presso l’Università di Emory ad Atlanta in Georgia è stato introdotto un sistema di bike sharing gratuito, anch’esso basato sulle tessere universitarie ed al Ripon College del Wisconsin e l’University of New England nel Maine sono andati oltre, trovando più conveniente fornire una bici a ogni matricola, se accetta di lasciare a casa l’auto.
Rimpiazzare le auto con le bici non solo viene promosso come fattore per la riduzione del traffico e dell’inquinamento, ma nelle scuole statunitensi per esempio ha stimolato a crearsi un senso di appartenenza ad una comunità.
Nonostante questa voglia d’innovazione e cambiamento però gli USA non rientrano ancora nella classifica dei 10 paesi in cui l’uso della bicicletta è prioritario fra i mezzi di locomozione ma la bicicletta viene utilizzata per muoversi non solo dai normali cittadini vista la sua convenienza.
Negli Stati Uniti, quasi il 75% dei dipartimenti di polizia di quei centri urbani con almeno 50.000 abitanti dispongono di pattuglie di sorveglianza in bicicletta; infatti i poliziotti in bici sono più veloci e possono raggiungere il luogo di un incidente o di un crimine in silenzio, e si è stimato che operino mediamente il 50% in più di arresti al giorno rispetto ai colleghi in auto. Inoltre, i costi di manutenzione di una bicicletta sono insignificanti in confronto a quelli di un’autovettura.
Inoltre, come un po’ in tutto il mondo, negli Stati Uniti con l’espansione dell’e-commerce, il bisogno di consegne rapide e affidabili in crescita, e le aziende che vendono su Internet, consegne veloci significano più clienti.
La chiave per sviluppare il potenziale delle biciclette quindi è stata la creazione di un sistema di trasporti compatibile con esse, e questo ha portato alla realizzazione di rastrelliere per il parcheggio sia la costruzione di piste ciclabili dove però a livello mondiale gli Stati Uniti – assieme alla Gran Bretagna – sono fermi entrambi all’1% delle infrastrutture per la mobilità.
Per dimostrarvi però che da qualcosa gli Stati Uniti sono voluti partire per il proprio “cambiamento” vi consigliamo un link in cui si racconta a partire dagli States e a mò di lezione come la bicicletta ci salverà!


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